Dove siamo con la terapia parodontale oggi

Convegno estivo
Dove siamo con la terapia parodontale oggi


Dove si svolge l'evento
Luogo:
Capri
TRATTAMENTO ORTODONTICO NELL’ADULTO
RAPPORTI TRA ORTODONZIA - PARODONTOLOGIA – PROTESI

Nell’epoca in cui tutto il nostro trattamento sembra dover essere condizionato e finalizzato al risultato estetico, ci sembra fondamentale definire le possibilità cliniche ed i limiti biologici entro i quali dobbiamo operare.
E’ importante quindi enfatizzare la centralità del piano di trattamento che, ricorrendo sempre più a competenze multidisciplinari, sarà finalizzato non solo a ristabilire una condizione di salute e di funzione, ma anche a creare delle condizioni prerestaurative percorribili nell’ottica di un risultato prognosticamene prevedibile.

Per poter elaborare un corretto piano di trattamento diagnostico-terapeutico accanto alle competenze di tipo parodontale chirurgico gnatologico protesico non possono mancare quelle di tipo ortodontico.
Il miglioramento della posizione dentale ottenibile ortodonticamente può favorire in modo significativo i successivi interventi restaurativi e a volte può essere l’unica alternativa biologica alla soluzione del caso clinico .
E’ necessario quindi informare il paziente sul possibile trattamento ortodontico che , solo se rifiutato , verrà scartato – se possibile - nella stesura del piano di trattamento.

Il raddrizzamento di molari , la correzione di morsi incrociati , la retrazione di denti anteriori sono alcune delle tecniche che possono risultare utili , se non indispensabili , all’odontoiatria ricostruttiva.
Da tempo l’ortodonzia ha assunto un ruolo importante anche nella terapia parodontale.

Inizialmente si ricercavano una corretta posizione dentale per avere forze occlusali dirette lungo l’asse dentale e più richiesti erano il raddrizzamento di molari mesioinclinati o la correzione di morsi incrociati.
Più recentemente l’ortodonzia , con i movimenti verticali , è utilizzata per modificare l’ampiezza delle strutture parodontali profonde e superficiali allo scopo di ottimizzare dal punto di vista estetico e funzionale la successiva fase ricostruttiva.
Oggi è impensabile che un odontoiatra possa affrontare in prima persona tutti gli aspetti necessari per risolvere nel migliore dei modi determinati casi clinici.
Tuttavia è auspicabile che abbia adeguate conoscenze dei vari settori specialistici in modo da poter valutare nel caso specifico quali siano gli interventi più adatti e rendere così consapevole il paziente delle varie soluzioni possibili.
I movimenti ortodontici non sono condizionati dall'età : la possibilità dell’osso di riassorbirsi e rigenerasi non si perde. Tuttavia nell'adulto vi sono condizioni diverse rispetto all'adolescente, condizioni che devono essere conosciute per non incorrere in conseguenze anche gravi.